Una recinzione apparente della cosa apparente
Giovedì 15 marzo | h 10:30
Una recinzione apparente della cosa apparente
Ovvero: come imparai ad amare il cinema rivoltandone il mito
A cura di Donatello Fumarola
Per gli Incontri “Cosa può un Corpo?Passeggiare tra le Rovine. Per una Pratica dell’Arte Quotidiana”
Il paradosso del cinema è lampante, quasi banale: attraverso l’invenzione di un discorso, di una
forma e di una verità, si cerca di trovare, di riportare e di far ‘brillare’ (anche in senso esplosivo)
quello che tutti chiamano in modo un po’ ingenuo “realtà”. Fosse pure la realtà dell’invenzione.
Sta lì quasi tutto il senso che il cinema è in grado di contenere, al di là e al di qua della sua naturale
bulimia, perché il cinema è quella manifestazione in cui ogni cosa trova comunque posto, a partire
dal non-senso, dall’arbitrio, dal soggettivo che scalpita per oggettivarsi (fosse pure solo in
un’immagine). E ogni posto è lo spazio di una possibile odissea (nel campo della conoscenza).
Quindi nessuna formula, o meglio: il tentativo di rivoltarle, almeno in parte e grossolanamente, le
formule, insieme alle etichette, le verità, i formati e le forme, nella speranza di liberarle tutte. A
partire da alcune ovvietà, persino banali, che corrono il rischio di riuscire trascurate e da ultimo
accantonate nella barbarie prosperosa di un degrado trionfante.
PROGRAMMA:
ORE 10:30 proiezione di L’uomo che uccise Liberty Valance di John Ford
ORE 12:30 Incontro Seminariale con Donatello Fumarola (prima parte):
PRINT THE LEGEND / F FOR FILM – F FOR FAKE
ORE 13:30 Pausa pranzo
ORE 14:30 Incontro Seminariale con Donatello Fumarola (seconda parte):
TRASFERIMENTI DI MODULAZIONE / LIMITE E DISLIMITE DELLA VISIONE
(all’interno dell’incontro saranno proiettati i film: Trasferimento di modulazione di Piero Bargellini,
The Garden of Earthly Delight di Stan Brakhage, Esecuzione di morte di Saddam Hussein
(anonimo), Il corridore della paura di Daniele Ciprì e Franco Maresco).
(fuoricampo: 15:17 To Paris di Clint Eastwood)
Donatello Fumarola per anni ha scritto di cinema su «il manifesto», «Filmcritica» e in
pubblicazioni occasionali. Dal 1999 è tra gli autori della trasmissione Tv di Rai3 Fuori Orario
cose (mai) viste. Nel 2013 ha pubblicato (in duo con Alberto Momo) “Atlante sentimentale del
cinema per il XXI secolo” (DeriveApprodi). Nel 2015 ha fondato la società di produzione e
distribuzione cinematografica Zomia che ha co-prodotto film di Jean-Marie Straub, Amir Naderi e
Luis Fulvio. È co-sceneggiatore del film “Monte” di Amir Naderi.
No Comments