SMONTAGGIO, INGAGGIO, MONTAGGIO

lunedì 21 gennaio 2019 | h 15:00

via Castelguidone 4, ROMA

 

SMONTAGGIO,

INGAGGIO,

MONTAGGIO

 

Del vomito inesauribile di flussi inappropriabili. La menzogna è il fuoco prometeico delle opinioni proprie.

 

incontro con MALASTRADAFILM malastradafilm.com

 

 

Intro

Abbiamo fatto a botte con i caproni, gli stolidi forbiti, i succhia ingegno, i mangia pathos, i burosauri, i tesserati d’ogni sorta e ci siamo incontrati.

 

 

Scena d’apertura

Fine dei giochi per il super partito che solo pochi mesi fa pensava di essere il padrone assoluto del pianeta. La scena è attraversata da luci e proclami, ovunque materie consistenti ed evanescenti occupano lo spazio, la visione, la dialettica, le opinioni. Il palco è uno strabordare di confusioni. Nei pressi delle uscite di sicurezza si scorgono cartelli che indicano di volta in volta chiese sempre nuove. Sotto ogni indicazione centinaia di commenti osannano il catechismo liberale a furia di opinioni personali. Giorno per giorno dall’olimpo della cronaca assurgono figure sempre identiche. Il tempo è raccontato dai prelati dell’intrattenimento. Tutto è incerto, nebuloso, indefinito. I particolari, invece, appaiono precisi, ben determinati. I dettagli sembrano di una chiarezza e definizione assoluta ma i rapporti tra loro sono fluttuanti, non hanno determinazione, consistenza, non c’è un tutto in cui si dispongano. Sono totalmente incontestabili. Non ci sono rapporti di sopra o sotto, prima o poi, davanti o dietro, grande o piccolo, dentro o fuori, unità o separazione. Ciascun dettaglio, se guardato con attenzione, perde la sua unità e si disfa in una nube sfumata di dettagli minori, a loro volta privi di nessi tra loro, e così via all’infinito. Tutto ciò che era apparso come forma si rivela, se lo sguardo vi si sofferma, illusione prodotta da una nebulosa inconsistente di elementi disgregati privi di qualsiasi rapporto. 

 

 

Considerazioni aperte

È in questa scena della confusione che è possibile situare una pratica che ingaggia il falso e lo smonta. Senza prurigini mediali, artistiche, cinematografiche o letterarie. 

A partire cioè da quel po’ di verità che di tanto in tanto passa nelle occasioni degli insoliti incontrarsi.  Avremo dunque molto meno di 24 ore a disposizione per farla franca e per l’occasione, proponiamo un piano in cinque tappe. Verificare la vitalità degli immaginari – Scovargli dentro le menzogne – Provocare a tatto la ribellione ai perimetri – Infiammare istanti – Dare tempo al genio e alle miserie.

 

 

Avvertenza all’ esserci

Non cerchiamo momenti colti, né dibattiti edificanti. Né complicità tra scolari, coccole tra narcisi o colpe esterne.

Non abbiamo educazione formale, né posizioni rispettabili. 

In ragione di ciò non contiamo di tacere o piacere.

 

 

Biografia Malastrada.film
Malastrada.film si occupa di ricerca a partire dall’idea di scoperta, intesa come pratica dell’attingere dall’ignoto. Esiste per creare, raccogliere, conservare e condividere forme visive, di pensiero e condizioni. Utilizza il cinema come pretesto di partenza non disciplinare per lo sviluppo di analisi e dati. Immagina e organizza il proprio lavoro per mezzo di collaborazioni aperte. Avvia, segue e conduce ricerche condividendo e sfruttando intuizioni e stimoli. Predilige e sviluppa idee e interpretazioni in chiave non accademica. Fonda il proprio agire in opposizione alla menzogna e all’auto-proclamazione di sé.  Considera il vuoto la sua dimensione nativa. Preferisce le persone alla storia, lo scambio al commercio, il sottovoce agli editti, la sincerità all’ambizione. Nata concettualmente nel 2005 con un voto di umiltà in una camera d’albergo di Rotterdam, continua la sua attività in silenzio e operosità nella campagna siciliana.

 

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