Boudu è un nome rubato a “Boudu sauvé des eaux”, un film di Jean Renoir. È la storia di un clochard che si prende casa, spazio e tempo di un borghese, per poi decidere di ritornare a prendersi la propria vita: il proprio spazio, il proprio tempo. Ecco, Boudu vuole essere questo spazio di riflessione, d’incontro, per provare a disegnare un proprio orizzonte del possibile. Cinema e altro ancora. E poi lo spazio e il tempo. E la visione. E i corpi. L’immagine, l’immagine dei corpi, i piani.

L’immagine in movimento così come un corpo immobile sono per noi l’alfa e l’omega della possibilità che un momento sia.

Tempo e spazio: ci ribelliamo all’ordine del tempo, all’ordine dello spazio, all’ordine della produzione, all’ordine dei nomi. Dis-ordinati, un tempo e uno spazio ce li creiamo e disfiamo ogni volta che siamo in sala, ogni volta che i nostri sguardi incrociano quella luce, quel respiro. Siamo ogni volta mondi messi al mondo. Boudu!

La Passepartout, quindi, con il progetto Boudu, entra con competenza ed autorevolezza nel campo della sperimentazione e ricerca audiovisiva. Attraverso un percorso di produzione e distribuzione cinematografica, in collaborazione con RAI Cinema e RAI TRE- Fuori Orario, Eddie Saeta, Zomia, la Cooperativa ha imparato a sperimentarsi nel campo della realizzazione di film e in quello della distribuzione, costruendo già in pochi anni un circuito di sale che, in tutta Italia, proiettano i film proposti da Boudu-Passepartout.

La costruzione di mondi abitabili armonicamente passa anche attraverso la frequentazione ed edificazione di immagini, luoghi, fantasie nelle quali possano avere cittadinanza quegli uomini e donne che desiderino attraversarli. Il mondo nuovo che vogliamo abitare dev’essere prima immaginato e “visionato”. Ecco perché Boudu.

UNWANTED series

Una serie di film di Fabrizio Ferraro

I MORTI RIMANGONO CON LA BOCCA APERTA (2022)

UNWANTED II a

in Anteprima Mondiale e in Concorso Progressive Cinema alla FESTA DEL CINEMA DI ROMA

 

 

1944. Italia centrale. Il paesaggio innevato è testimone della fuga di quattro partigiani braccati. Mentre vagano nella tormenta in cerca di un riparo, incontrano una giovane ragazza.

credere di soffrire davanti al futuro, e soffrire invece per il proprio passato;

credere di soffrire per gli altri, per pietà, per compassione, e soffrire invece per motivi nostri, più o meno profondi, più o meno confessabili e confessati.

Primo Levi

la veduta luminosa (2021)

UNWANTED II

Mr Emmer, un regista scomparso da tempo, viene ritrovato da Catarina, l’assistente di un produttore assente.

I due partono in auto verso Tubinga, alla ricerca dei luoghi di Friedrich Holderlin, in un viaggio preparatorio per un mai abbandonato progetto di film sul poeta.

Ma le cose non vanno secondo i piani del produttore e durante il viaggio le ispirazioni si rivelano un ostacolo alla realizzazione di qualsiasi opera.

Un canto d’amore per la Natura sofferente.

 

“Se io delirassi, mi strapperei le bende e allora scorrerebbe il mio sangue là dove deve, dentro questa terra di dolore.

Questa terra di dolore! e nuda! che io volevo rivestire con i boschi sacri…”

CHECKPOINT BERLIN (2020)

UNWANTED I a

Un regista si trova a Berlino per la proiezione di un suo film.

Camminando per la città riflette sul Muro e sull’esperienza leggendaria di un suo parente, uno zio mai più ritrovato, dissennato per amore e divenuto da quel momento passeur tra le due zone della Germania divisa.

GLI INDESIDERATI D'EUROPA (2018)

UNWANTED I

Catalogna. Pirenei Sud-orientali. Gli elementi naturali di un paesaggio minerale. Lungo la “Route Lister”, nel febbraio del 1939 avanzano lentamente i profughi della Guerra civile spagnola. Tra di loro tre miliziani antifascisti.

L’anno successivo un altro gruppo di “indesiderati” attraversa il medesimo sentiero ma in direzione opposta. È la popolazione degli antifascisti europei, stranieri ed ebrei in fuga dalla Francia occupata e “collaborazionista”.

Walter Benjamin è uno di questi.