L’idea che ha portato alla costituzione dei nontantoprecisi si è sviluppata a partire dal 2006, quando alcune persone, a partire da percorsi differenti, si sono incontrate in un Centro Diurno dell’ex Ospedale psichiatrico di Roma “S. Maria della Pietà”. Nel 2012, queste persone hanno scelto di abbandonare il circuito psichiatrico e di fondare una compagnia teatrale informale, in collaborazione con la Cooperativa Passepartout, guardando, anche attraverso le attività della Cooperativa, il teatro, la cultura, l’arte, la comunità come un luogo-spazio per lavorare alla trasformazione delle soggettività e del mondo.
Per i nontantoprecisi fare teatro vuol dire costruire ogni giorno, col lavoro espressivo e creativo di ciascuno, il teatro comune, inteso anche come costruzione di collettività, come possibilità di condivisione. In questo senso quello dei nontantoprecisi è anche teatro quotidiano, cioè agire continuo in vicinanza, confronto, riflessione costante e collettiva. Si tratta dell’impossibile possibilità di sperimentare la realtà di ogni giorno componendone le visioni e le molteplici possibili narrazioni, arrischiandosi alla sfida di trasformarla trasformandosi.
Il teatro è per i nontantoprecisi vivere l’arte nella sua rivoluzionaria concretezza: quella dei corpi, che danno allo spazio e al tempo le dimensioni della vita. Per questo non si tratta di mero teatro, ma di ricerca della trasformazione radicale dell’ esistenza.